Messaggioda Sogno giallAzzurro » 22/09/2015, 15:18
Ero anch'io a soffrire e tifare sugli spalti del Dall'Ara ma solo adesso, smaltita la delusione, esprimo qualche mia opinione sulla gara.
Prestazione
E' stata sicuramente migliore di quella, deludentissima, di Bergamo. Abbiamo avuto maggior possesso palla, siamo stati in partita per tutti i 95' e qualche azione decente si è anche vista. Nel primo tempo ho apprezzato un paio di discese sulla sinistra da parte di Pavlovic, mentre nel secondo tempo abbiamo messo i locali alle corde, cingendoli d'assedio, creando apprensione in tribuna ed arrivando a colpire due traverse (la seconda a dir la verità un pò occasionale). Quel volpone di Rossi ha schierato la sua squadra, nel secondo tempo, con l'ordine di mantenere il vantaggio, anche in considerazione della nostra scarsa incisività offensiva. Non che il Bologna avesse fatto di più, nonostante il temibile duo Brienza-Destro che non ha concluso nulla di concreto. Siamo stati puniti purtroppo nell'unica distrazione della partita, a riprova che in questa serie gli errori importanti si pagano. In definitiva il pareggio, almeno quello, era nei nostri meriti ma non essere riusciti a buttarla dentro è stata la cosa più dura da digerire.
Longo
Il ragazzo indossa la maglia giallazzurra e solo per questo dovrebbe essere sostenuto. Dopo soli 15 minuti, però, tanti, troppi mugugni sui nostri spalti, mentre Destro, viceversa, veniva incoraggiato dai locali pur non sfoderando una prestazione migliore. Purtroppo Longo ci ha messo molto del suo: scarsa determinazione, lentezza negli smarcamenti, non l'ho quasi mai visto proporsi per uno scambio tranne che in un'occasione, nella quale ha allargato bene il gioco sulla fascia. Veramente troppo poco! Benedetto ragazzo, ha un fisico che dovrebbe spaccare le montagne ed invece mi appare timido ed anche un pò insicuro. Come in occasione della clamorosa palla gol del primo tempo, quando, sia pure pressato, sarebbe dovuto entrare in porta con la palla. Ma fischiarlo da subito è controproducente per tutti. Quel gol avrebbe potuto essere la liberazione, per lui e per noi. Peccato!
Stellone
Leggo commenti diversi sulle squadre schierate o da mettere in campo. Partendo dal presupposto che io vorrei vedere sempre la migliore formazione in ogni gara (questi sono ragazzi ben allenati che oltretutto firmerebbero tutti per essere messi in campo), debbo però ricordare che il mister ha sempre preso in considerazione il turn over in occasione di incontri ravvicinati, come anche mi piace la certezza che sembra avere quando afferma che i frutti del lavoro fatto presto sbocceranno. A Bologna ho visto la conferma di Diakitè (davvero ottima prestazione, quasi sempre in anticipo e capace persino di partire palla al piede, senza commettere falli da ammonizione), Rosi (ottimo il suo finale), Chibsah. Purtroppo il gol è venuto proprio in conseguenza di un'avanzata di Rosi, non ben coperto nell'occasione, mi è parso, dallo stesso Chibsah. Un pò meno sugli scudi Sammarco, benino Tonev e Pavlovic. Ottima la deviazione di Blanchard su un tiro destinato a mettere in difficoltà Leali, inoperoso quest'ultimo. Bene Daniel, sufficiente Verde, pericoloso nonostante schierato solo per 15'. Insufficienti per me Dionisi, Paganini e Soddimo. Oltre il già citato Longo.
Tifosi ed incoraggiamento
Dalla mia postazione mi giungevano solo i nostri canti, la curva di casa si è fatta sentire in non molte occasioni, ma molto incide evidentemente l'ampiezza del Dall'Ara. Ho sentito però che anche in TV giungevano più distintamente i nostri incoraggiamenti. Peccato solo che quel settore della Curva dello stadio di Bologna ospiti circa 2000 tifosi mentre noi eravamo 400/500: oltretutto alquanto sparpagliati lungo i molti gradini. Sarebbe consigliabile, a mio parere, che i gruppi organizzati cerchino di compattare i più restii a cantare e battere le mani, magari non mettendosi in una zona isolata come è avvenuto e come le foto testimoniano. Che poi molte persone preferiscano andare alla partita per assistere alla gara è un altro dato di fatto, e non si può dire che sia così dappertutto: basterebbe pensare alla tifoseria dell'Avellino, da cui siamo ancora lontanissimi.