FROSINONE - Roma

[matteo]

Ma lo striscione carlini non si tocca?

[mariognz]

@ marioginz
e allora perche' non spieghi invece di fa' gli indovinelli???? che vuoi di???

hai scritto una cazzata, perché se c'è lo striscione ROMA non è vero che non ci stanno ultras. se capite mo???

[MAX61]

bravo, evidentemente tu passi il tempo a vede' le evoluzioni del tifo della curva sud, io invece ero rimasto che gli ultras della roma avessero titoli come ULTRAS ROMANI, BOYS, FEDAYN, BRIGATA DE FALCHI.....OK??? La mia era solo una sensazione personale. Mo' visto che sei preparato.....quali erano gli ultras presenti????

[mariognz]

bravo, evidentemente tu passi il tempo a vede' le evoluzioni del tifo della curva sud, io invece ero rimasto che gli ultras della roma avessero titoli come ULTRAS ROMANI, BOYS, FEDAYN, BRIGATA DE FALCHI.....OK??? La mia era solo una sensazione personale. Mo' visto che sei preparato.....quali erano gli ultras presenti????

dire che non ci sono gruppi principali in trasferta quando invece c'è la pezza ROMA mi sembra una cazzata .tutto qui.

[angelo78]

Ottimo Frosinone che senza Gervasoni o meglio con Gervasoni e gli altri 4 fenomeni bravi a vedere il plateale fallo di mano di bigné così come erano stati bravi e attenti a vedere la ben più difficile simulazione (?) di Rosi...forse non avrebbe perso.
Detto questo non sto qui a piangere sugli errori arbitrali sebbene già siamo in debito di due rigori macroscopici, ma sono fiero e fiducioso per il futuro per la prestazione che i nostri ragazzi hanno saputo offrire. Dei romani e dei romanisti personalmente non me ne frega un ca..o. Noi abbiamo fatto un'ottima figura e questo è quello che conta.
Se la Roma vista al Matusa può vincere lo scudetto noi possiamo salvarci senza problemi.

[matteo]

Adesivo trovato in curva sud

[eldiablo75]

quel tornerete in serie B ci può stare, soprattutto dalle squadre di alta classifica, soprattutto dalle squadre abituate a vincere trofei e scudetti, ma cantata da coloro che hanno come bacino di utenza parecchie zone della provincia è qualcosa che stona molto con il vero tifo. vabbe' ce ne faremo una ragione, al pari che questo anno spero che il campionato lo vinca l' inter Milan Juve o chi che sia. tranne loro.

[Iris gialloazzurro]

Un appunto ai tifosi romanisti della provincia. Ho avuto modo di parlare con alcuni di loro molti sono equilibrati e hanno riconosciuto l ingiusto risultato altri non fanno che augurare la nostra retrocessione a questi voglio dire andate a fare in culo vi auguro di arrivare sempre secondi e mercoledì spero ad un 7-1 per il barcellona

St'infamoni!

Posso dirvi con certezza che sabato c'era gente in Nord che tifava Roma e faceva foto alla Sud per postarle su facebook e commentare: "Ma quanto sono belliiiiiii!".

Dovete crepare.

@ matteo
Credo che la tua osservazione sia propria anche di altri tifosi della provincia che tifano per Juve, Lazio, Mila, Inter, Napoli... Troveremo sempre il residente locale che se ne strafrega del Frosinone e che tiene solo alla (come chiamarla?) squadra di sempre: una parte di loro è sinceramente contenta di vedere il Frosinone in serie A, un'altra parte non dico "voglia" (e perché mai, vorrebbe?) o si augura il nostro ritorno in B, ma quanto meno esprime dubbi sulla nostra reale permanenza.

Adesso è passata la Roma, prima grande squadra, prossimamente toccherà alle altre... Pensi che il 4 ottobre a Roma con la Lazio ci metteranno il tappeto rosso? Io non credo...

@ YellowBlue


Stesso discorso. Penso che quando Lazio, Milan, Inter e Juve verranno sul sacro prato del Matusa vedrai altre persone fare le stesse cose...

[Gialloblu]

Be' io gli darei un anno di tempo dopodiche se persistono nell'abominio li manderei al confino.

[bellator]

Roma Sud. Autostrada del Sole. Uscita Frosinone, poi dritti fino al Matusa. Non è difficile arrivare, meno di un'ora, sempre che non ti fermi alla Macchia, autogrill sospeso tra Anagni e Ferentino

Eppure per i romanisti sarà come viaggiare in terre sconosciute, con quell'aria di chi oltre i Castelli si sente straniero e padrone. Per romani e romanisti il Lazio non esiste, anche se molti di loro sono arrivati nell'Urbe da lì e al massimo la domenica si avventurano a Nord, verso la Tuscia. A Sud comincia il Sud e gli viene il mal di testa. Solo che adesso per la prima volta c'è una terza squadra laziale in serie A. Non è un derby e non è neppure come Milan o Inter che giocano con il Brescia, il Como o l'Atalanta. Non è capitale contro provincia. È scontro antico di contaminazione e orgoglio. I ciociari, per esempio, vorrebbero Roma fuori dal Lazio. Non è che non la amano, ma la vogliono diversa, come un distretto, come Washington Dc, come un bellissimo mostro da tenere fuori dalle porte di casa. La ragione è che Roma è grassa, vorace, prepotente, magnona e magnaccia, ingombrante, e incapace di riconoscere che nel sangue di Roma c'è il lavoro e il coraggio dei ciociari. Ma come fai a spiegare ai romani che Marcello, quello che guarda Anitona fare il bagno nella Fontana di Trevi, non è romano? «Marcello, Marcello, come here». Marcello, Marcello Mastroianni, nato a Fontana Liri e genitori di Arpino. Neppure Vittorio De Sica: «Io in verità sono nato a Sora, una cittadina tra Roma e Napoli». E non è certo romano Nino Manfredi e neppure quel gran signore di Tommaso Landolfi. È altrettanto inutile ricordare che a salvarli dai germani fu Caio Mario, homo novus di Arpino. Sì, esattamente come Cicerone o come Agrippa, il generale che fece grande Augusto e per regalo ci ha lasciato il Pantheon. Avete presente?

Ora è chiaro che i ciociari, testardi come sono, si sentono parte della grandezza di Roma. È dai confini che arrivano le idee nuove. È da lì che arriva il coraggio di cambiare il mondo. È la forza del pensiero divergente, quello che ancora non si è adeguato al sonnecchiare delle terrazze romane. È per questo che la Ciociaria non ha paura di stare in serie A, perché in qualche modo c'è sempre stata. Roma è già stata sua, magari con il cinismo di Giulio Andreotti, con i conti di Antonio Fazio, con la filosofia di Tommaso d'Aquino e la satira irriverente di Giovenale o con le colonne sonore di un ciociaro d'origine come Morricone. I romanisti tutto questo non lo sanno. Non sanno nulla di equi, volsci e sanniti. Non sanno nulla di Frosinone e neppure di Anagni, di Arpino, di Aquino, di Alvito o di Atina. Tutte antiche città con la A nel petto. E allora cosa vuoi che sia una partita? È da duemila e passa anni che quelle terre fanno ricca e grande la città eterna. Non si gioca mai per lo zero a zero.
Articolo di Vittorio Macioce -Il Giornale di Sab, 12/09/2015