Messaggioda Sogno giallAzzurro » 15/05/2016, 7:03
Dice bene chi sostiene che i migranti sono trattati meglio di noi Italiani, sul nostro stesso suolo badate bene non in altro Stato, a meno che non si voglia immaginare tale la repubblica di Franceschiello, ma quelli erano altri tempi.
Io, lo ripeto, sono turbato e disgustato dalle scene che, da ieri sera, sono nella mia mente dopo aver visto il video su facebook girato da una nostra tifosa in trasferta e relativo ai componenti di uno dei pullman, identificati alla discesa forse in un autogrill e sottoposti tutti, uomini e donne, a fotografia.
Ecco allora che stamattina non è la sconfitta a bruciarmi, non sono nemmeno i quattro gol subiti, non è neppure l'ennesima rete in fuorigioco concessa contro di noi (il guardalinee non era impallato ma stranamente succede SEMPRE a nostro sfavore), non è neanche l'assurda espulsione di Gori (attribuita a qualche frase offensiva contro l'arbitro, per me cosa inverosimile).
Mi brucia terribilmente quel maledetto video.
Ho letto di tutto, purtroppo. Ho letto parole dure, ho letto battute ironiche (non servivano...), ho letto di altri ragazzi che hanno sostenuto di essere stati fotografati, anni fa a Barcellona Pozzo di Gotto e forse in qualche altra trasferta. Ecco appunto. Anni fa lo potrei capire, oggi no! Oggi chi va in trasferta, nel settore ospiti, ci va in virtù della tessera del tifoso, documento magnetico voluto dal ministro Maroni di qualche legislatura fa per una serie di motivi, tra cui anche la sicurezza e, come si suol dire oggi, la tracciabilità, ovvero la perfetta identificazione di chi entra in un campo di calcio.
Nelle immagini si vede chiaramente che le persone che scendono, una ad una, dal pullman esibiscono la Tdt ma che, nonostante ciò, vengono inquadrate come criminali e sottoposte allo scatto della macchinetta, con tanto di flash, nonostante le giuste, corrette, fin troppo educate, rimostranze da parte di qualcuno dei nostri. E quelle immagini, che fanno da contraltare ingiustificato ed ingiustificabile a quelle osannanti di domenica scorsa, mi hanno fatto male come cittadino ma soprattutto come Ciociaro. Ed a tutti quei miei concittadini e conterranei che ieri sera hanno dovuto subire siffatto sopruso esprimo tutta la mia solidarietà. Lo definisco sopruso anche perchè mi risulta sia stato perpetrato, tra l'altro, solo nei confronti dei componenti di un pullman (ma anche se fosse stato per tutti la sostanza non sarebbe cambiata), con conseguente arrivo all'interno dello stadio a partita abbondantemente iniziata.
Cose, in definitiva, da paese in stato di polizia o sotto regime, chiamatelo come volete. In casi simili, mantenere la calma e i nervi saldi è da persone veramente mature, forse troppo mature.
Verrebbe da dire addio serie A, a mai più rivederci. Con profondo disgusto.