Messaggioda ciocia78 » 21/03/2015, 11:28
Il Presidente Andrea Abodi: "Non giustifico il presidente Stirpe ma lo comprendo benissimo. Sabato scorso è andato tutto storto, è bene dirlo. Errori anche gravi ma pur sempre errori e basta...!"
21.03.2015 11:00 di Francesco Santucci
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Analisi argomentata e molto precisa quella del numero uno della Lega calcio Serie B ieri sera durante la trasmissione radiofonica "Matusa e Dintorni" in onda su TuttofrosinoneRadio e Radioday. Il presidente ha affrontato il tema delle polemiche scaturite dopo Frosinone Entella con una schiettezza eccezionale e di questo glie ne va dato atto:
"Rispondere in prima persona a quanti mi chiedano spiegazioni sui fatti di Frosinone - Virtus Entella è normale. Credo faccia parte di qualsiasi ruolo di responsabilità:bisogna saper ascoltare e rispondere. Io lo considero un dovere ed anche un piacere. Credo che la gente abbia bisogno, dato che nella vita quotidiana non ci sono molte istituzioni che ascoltano e rispondono, che almeno nel calcio con tutti i suoi limiti ed errori, ci sia qualcuno che dia delle concrete risposte. Riposte che sono doverose tanto più nei momenti di difficoltà. Quando va tutto bene, tutto è più tranquillo. Quando sale un po' la tensione,bisogna aumentare il livello della sensibilità e del rispetto. Dopo di che, quello passato è stato purtroppo un sabato dove tutto è andato storto. Sembrava che in quella giornata si fossero dati appuntamento una serie di fattori e di situazioni che hanno alimentato dubbi e perplessità.
Io ho cercato di spiegare che bisogna avere fiducia. Ed è difficile. Lo dico da tifoso, rimanendo tale anche se il mio ruolo adesso è di presidente della Lega Serie B. Conosco la sensibilità dei tifosi perché ne faccio parte. Ora sono al di sopra delle parti e la mia squadra gioca in un altro campionato, ma so cosa voglia dire andare allo stadio e subire una ingiustizia. Ingiustizia, figlia di decisioni umane. Mi resta difficile dare una spiegazione agli errori al di là di quello che sono. Questi non sono altro che una serie di sbagli, anche gravi, che dal punto di vista professionale lasceranno un segno. Anche sul curriculum dell'arbitro. Passata l'amarezza ed andando anche oltre le reazioni, dobbiamo ritrovare la serenità. Sabato si gioca (oggi per chi legge ndc), il Frosinone scende in campo lunedì. Dobbiamo consentire, augurandosi che non succeda mai più, ad un arbitro di sbagliare un fallo laterale o un calcio d'angolo. Non possiamo ripartire da un alto livello di tensione, di perplessità, di dubbi. Ciò, rischia di avvelenare l'intero clima. Per il Frosinone la Serie B è certamente un campionato importante. E questa piazza, come tante altre, è importante per tutto il campionato. Tanto più dopo alcune frasi fuori luogo. Per noi, salvaguardare questo patrimonio, che è il patrimonio delle nostre province, patrimonio di una serenità che dobbiamo trovare anche nella condizione, è vitale
Il calcio ci ha dimostrato che ci sono sconfitte anche più gravi della chiusura di alcuni settori dello stadio. In passato c'è stata la chiusura dell'intero impianto e questo è ancora più paradossale. Noi l'abbiamo subìto. Una nostra società, la Pro Vercelli, due anni fa ha avuto la chiusura totale dello stadio. Io, però, sono per la responsabilità individuale. Ritengo che ci siano tutte le condizioni, anche dal punto di vista tecnologico, per poter essere sempre più puntuali nell'accertamento delle responsabilità. Quando si chiude un settore, indubbiamente, pagano il prezzo anche tanti soggetti che non hanno avuto nessun comportamento sopra le righe. Certo che, per la prima volta, non chiudono le Curve. Chiudono le tribune, fatto che fa riflettere. Siamo abituati a leggere di tifosi di una qualche Curva, degli Ultras, che si comportano in maniera non corretta. Qui, invece, sono state sovvertite le gerarchie.
"...C'è una Lega che cerca di portare rispetto e garantire rispetto a a tutte le tifoserie e tutti i club. Non sempre ci riusciamo, però voglio che venga interpretato nel modo giusto anche il nostro comportamento. Solo così si potrà evitare di correre con la fantasia e pensare che ci sia chissà che cosa. Le frasi che son state dette, qualche settimana fa, nei confronti di alcune nostre società come Carpi e Frosinone, sono frasi di chi è lontano anni luce dal modo nel quale noi concepiamo lo sport ed il calcio. Non permettiamo, nè permetteremo a nessuno di inquinare il nostro modo di affermare il rispetto per la nostra passione".
Io penso che da parte del Frosinone sia necessario tramutare l'amarezza, lo sconforto e la rabbia in energia positiva. C'è bisogno che in questi ultimi due mesi di campionato, ogni squadra che combatte per un obiettivo abbia la possibilità di esprimersi al meglio. Senza pensare che ci sia chissà che cosa dietro. Dietro, non c'è nulla. Il palazzo, almeno il nostro, è trasparente. Le porte sono aperte e chi vuole trova risposta. C'è una competizione che è bellissima nella quale già la classifica fotografa il nostro modo di concepire il calcio. Le gerarchie non ci sono, le vittorie si conquistano sul campo. A volte si meritano anche le sconfitte sulla base di ciò che avviene, della palle che entra o non entra. Sulla base anche degli errori dei dirigenti, degli allenatori, dei giocatori edanche degli arbitri, purtroppo. Sappiate che l'arbitro che sbaglia è il primo che simortifica ed è anche il primo che paga. Non si fanno sconti. Prima ancora di mandare le immagini o fare una telefonata, perché capita anche che io mi faccia latore di una posizione critica di una società nei confronti di una gestione arbitrale, la dirigenza arbitrale ha già visto tutto. Non è più come un tempo. In passato si sono avute situazioni che non sempre hanno lasciato il campo sgombro da dubbi. Anzi, c'erano molte certezze... Negative. Io conosco gli arbitri, io conosco questi ragazzi. In alcuni casi devono ancora formarsi, in alcuni casi devono ancora fare esperienza. Salgono a volte troppo velocemente di categoria in categoria, ma comunque è gente pulita. Sono ragazzi puliti. Anche la gravità non solo di un errore, ma di una serie di errori in una partita totalmente sballata, non pensiate che non determini delle scelte anche drastiche. Una squadra che va male, nel nostro campionato, retrocede. Un arbitro che sbaglia spesso e finisce in fondo alla classifica, smette di arbitrare. Tre o quattro arbitri, in ogni stagione, vengono dismessi. Nessuno arriva in Serie B vivendo con leggerezza e superficialità la stagione per poter tornare a casa senza grandi rimpianti. Anche da questo punto di vistaè importante che gli arbitri si spieghino. L'ho chiesto anche al presidente Nicchi ed al designatore Farina. Io sono convinto che ce la faremo, ma dovremo dimostrare anche noi di saper essere all'altezza di un modello collaborativo diverso. Da qui alla fine della stagione anche il designatore Farina, ne sono convinto, interverrà a spiegare ed assumersi delle responsabilità. Questo è il modo nel quale si superano le diffidenze.
"Voglio esprimere poi tre pensieri. Il primo al mio amico Maurizio Stirpe. Io ho un rapporto di amicizia con molti presidenti. Con Maurizio in particolare. Lo stimo molto e ne conosco la passione, come i sacrifici. Sacrifici che fa per tenere in piedi un sogno che comunque è il sogno della sua vita. Non giustifico, non sarebbe corretto da parte mia. Umanamente, comprendo e mi auguro che Maurizio Stirpe possa ritrovare, insieme a tutti i tifosi del Frosinone, la serenità che merita lui e la serenità che meritano i tifosi.Seconda considerazione. Una tifoseria calda, quella canarina, ma corretta. Che in questa circostanza, in alcune unità ha perso il senso della misura. Terza considerazione. La pagina che il sito del Frosinone ha dedicato a Luca Colosimo, l'arbitro recentemente scomparso, ed a tutta la sua storia di vita. Per tornare a casa di notte, per stare vicino ad una persona cara è finita come è finita. Quella pagina lì, secondo me restituisce grandissima parte di quello che in piccola parte era stato perso sabato. Terzo, il Frosinone ha bisogno di una casa. Ha bisogno di un impianto di allenamento e lo avrà. Ne sono convinto. Ha bisogno di una casa del calcio moderna, al di là del fatto che ilMatusa ha una storia fatta di emozioni, passioni di generazioni e generazioni.."
“S'ode a destra uno squillo di tromba, a sinistra risponde uno squillo: d'ambo i lati calpesto rimbomba da cavalli e da fanti il terren.”
ALESSANDRO MANZONI
