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ciao Egidio

Inviato: 09/01/2015, 14:59
da canarina
Oggi è volato in cielo un grande campione: Egidio Fumagalli! Solo ieri la sua Giulia ci ha mostrato un video di un suo gol alla Juventus! Ciao Egidio, la terra ti sia lieve!

Re: ciao Egidio

Inviato: 09/01/2015, 15:09
da Sogno giallAzzurro
Un monumento dei miei ricordi degli anni 60-70. Straordinario giocatore, che si affermò con i colori giallazzurri soprattutto come libero.

Splendido atleta ma soprattutto grandissimo uomo. Ti porti un'immagine unica, incancellabile. Esempio di estrema correttezza, ho ancora vivo negli occhi come ti muovevi elegantemente sull'erba del Matusa. Non ho mai più visto uno come te... Ciao Egidio...

Condoglianze a Giulia.

Re: ciao Egidio

Inviato: 09/01/2015, 18:23
da Sogno giallAzzurro
Nel bel ricordo che ne fa, Gabriele Margani definisce Egidio Fumagalli "centrocampista giallazurro negli anni 60". Non ha tutti i torti il buon Gabriele. Giunto a Frosinone nella stagione 1964/65, Egidio disputò quasi l'intero campionato con la maglia n. 10 sulle spalle. In quell'anno, centrali di difesa (allora il 5 e il 6 si chiamavano stopper e libero) erano una coppia niente male, Rosati e Orlandi, mentre cominciavano ad emergere un mediano stantuffo, che potrei paragonare a Buttino e a Perra, Livio Da Col ed un terzino elegante e concreto come Piero Del Sette.

L'anno successivo, però, mister De Angelis volle sistemare al meglio la difesa e realizzò un capolavoro. Perso Orlandi, per limiti di età, pensò di arretrare il Fuma al centro della difesa, al fianco di Rosati (e divennero una delle più belle ed affiatate coppie centrali che io ricordi con la maglia giallazzurra), affiancò a De Sette sull'altra fascia Angelelli e a volte il mastino Marozza. Da Col, Amici, Moroni e "cannavota" Cosimi erano i fulcri del nostro centrocampo, che spesso innescava alla grande le frecce nel nostro arco, Franco Caputi, Giovan Battista Benvenuto e Bruno Graziani. In porta, poi, tanto per gradire un certo Raffaele Trentini a chiudere spesso la saracinesca a tripla mandata.

E fu una stagione straordinaria con una rosa di appena 16 giocatori, culminata con il primo posto ai danni del Latina e la prima promozione in serie C dopo la rinascita dello Sporting Club Frosinone, avvenuta appena tre anni prima.

Per allargare il ricordo di Egidio voglio esprimere un mio personale concetto e mi spingo un pò in grande. L'uomo simbolo della Juventus potrebbe essere raffigurato in Gaetano Scirea. Quello del Milan in Paolo Baresi. Quello dell'Internazionale in Armando Picchi. Ricordo anche un certo Franck Beckenbauer del Bayer Monaco. Tutti grandissimi centrali arretrati, sapienti organizzatori non solo del gioco difensivo ma anche delle ripartenze offensive, tutti calciatori estremamente eleganti in campo e facilmente distinguibili per questa qualità sulla massa. Ecco, per me Egidio è stato l'emblema, il simbolo di questa squadra degli anni della mia giovinezza ed ancora oggi mantiene saldamente questo scettro.

Re: ciao Egidio

Inviato: 09/01/2015, 23:03
da ciocia78
Condoglianze alla famiglia Fumagalli...a Giulia e a Stefano....vi siamo vicini..

Re: ciao Egidio

Inviato: 16/01/2015, 19:04
da Archeo
Condoglianze alla famiglia.

Mi spiace che il Fr non abbia presenziato ufficialmente.

Re: ciao Egidio

Inviato: 18/01/2015, 22:03
da ROBERTO 1958
Sogno giallAzzurro ha scritto:Nel bel ricordo che ne fa, Gabriele Margani definisce Egidio Fumagalli "centrocampista giallazurro negli anni 60". Non ha tutti i torti il buon Gabriele. Giunto a Frosinone nella stagione 1964/65, Egidio disputò quasi l'intero campionato con la maglia n. 10 sulle spalle. In quell'anno, centrali di difesa (allora il 5 e il 6 si chiamavano stopper e libero) erano una coppia niente male, Rosati e Orlandi, mentre cominciavano ad emergere un mediano stantuffo, che potrei paragonare a Buttino e a Perra, Livio Da Col ed un terzino elegante e concreto come Piero Del Sette.

L'anno successivo, però, mister De Angelis volle sistemare al meglio la difesa e realizzò un capolavoro. Perso Orlandi, per limiti di età, pensò di arretrare il Fuma al centro della difesa, al fianco di Rosati (e divennero una delle più belle ed affiatate coppie centrali che io ricordi con la maglia giallazzurra), affiancò a De Sette sull'altra fascia Angelelli e a volte il mastino Marozza. Da Col, Amici, Moroni e "cannavota" Cosimi erano i fulcri del nostro centrocampo, che spesso innescava alla grande le frecce nel nostro arco, Franco Caputi, Giovan Battista Benvenuto e Bruno Graziani. In porta, poi, tanto per gradire un certo Raffaele Trentini a chiudere spesso la saracinesca a tripla mandata.

E fu una stagione straordinaria con una rosa di appena 16 giocatori, culminata con il primo posto ai danni del Latina e la prima promozione in serie C dopo la rinascita dello Sporting Club Frosinone, avvenuta appena tre anni prima.

Per allargare il ricordo di Egidio voglio esprimere un mio personale concetto e mi spingo un pò in grande. L'uomo simbolo della Juventus potrebbe essere raffigurato in Gaetano Scirea. Quello del Milan in Paolo Baresi. Quello dell'Internazionale in Armando Picchi. Ricordo anche un certo Franck Beckenbauer del Bayer Monaco. Tutti grandissimi centrali arretrati, sapienti organizzatori non solo del gioco difensivo ma anche delle ripartenze offensive, tutti calciatori estremamente eleganti in campo e facilmente distinguibili per questa qualità sulla massa. Ecco, per me Egidio è stato l'emblema, il simbolo di questa squadra degli anni della mia giovinezza ed ancora oggi mantiene saldamente questo scettro.


Ciao Sogno , leggo solo oggi e con forte rammarico quello che hai scritto sul nostro indimenticabile capitano.
Le tue parole mi hanno emozionato.
Grande Egidio uomo ed atleta di altri tempi.