La gara con l'Hellas Verona era fondamentale per tante ragioni, pur se non decisiva per le sorti finali del campionato.
I tre punti presi valgono per la classifica, ma anche per il lato psicologico: ti danno sicurezza, certezze e hanno messo i veronesi in una situazione complessa, perché ritrovarsi quarti a fine febbraio, quando a Natale avevano ammazzato il campionato, sta a dire - come sempre - che nulla è scontato, specie in serie B. Insomma, una gara che ha detto molto e che rappresenta un altro snodo del campionato. Mi piacerebbe sapere qual è stata la differenza massima di punti tra noi e l'Hellas e quanti gliene abbiamo recuperati, tessendo silenziosamente la tela che ci ha portatto dove siamo adesso, con un +5 sull'Hellas, anche se è presto, prestissimo per fare qualsiasi conto.
A tal proposito, aveva ed ha ragione il tecnico della Spal, Semplici: il Verona ha Pazzini, ma se si ferma lui... E infatti si è visto, si sta vedendo.
Dall'Hellas mi aspettavo una partita con più personalità: per carità, ottima squadra con diverse belle individualità, che sta attraversando un momento complicato, ma mi ha impressionato di più il Benevento per come è venuto a giocare qui da noi. Ma la lettura della partita deve tenere conto anche di come stiamo noi... Mi impressiona molto la nostra difesa che gioca con maestria e tranquillità. Sempre più sorpreso da
Luka Krajnc che ha la sicurezza di un veterano: non ha fatto toccare palla a Pazzini, di fatto non pervenuto.
Migliori:
Maiello,
Mazzotta,
Daniel Ciofani.
Due parole su Ciofani e Dionisi.
1) Ciofani. Io pure ho sentito qualche mormorio e qualche timore mentre si è presentato sul discìhetto. Tant'è che mi sono alzato dal mio posto per seguire la battuta del rigore e tirar fuori un "Vai, Daniel" che è stato ripreso dai miei vicini. Nel momento in cui ha calciato il rigore ci ha messo tanta di quella forza e quella rabbia che forse sfondava la rete. Penso che un certo pubblico debba crescere ancora, però, secondo me, con la rete e lo sfogo Daniel si è liberato. Non penso lasci tracce, pure se certi mugolii lo possano aver ferito. Ricordiamoci però quel che ha fatto e quel che sta facendo con questa maglia. Ed è un ragazzo che è la quintessenza dell'educazione, del rispetto e del senso del lavoro.
2) Dionisi. Non tanto per la prima occasione (se avesse segnato, sarebbe stata una delle più belle azioni mai viste), ma per la seconda, si è meritato il 5 in pagella. Il che non vuol dire che sia diventato scarso, è un mio idolo. Capita di sbagliare. Punto. Non è scarso e ci sta che in qualche partita vada tutto storto. Più che altro mi fa incazzare quando prende ammonizioni evitabili. Però resta un valore aggiunto per la nostra squadra. Un 5 in pagella non ha mai ucciso nessun calciatore. Dobbiamo essere onesti. Gli auguro di rifarsi contro il Perugia e di bissare contro il Cittadella.