Messaggioda Iris gialloazzurro » 19/02/2018, 15:49
Concordo con la visione e l'analisi molto attenta e lucida della partita che ha fatto Archeo.
Aggiungo qualcosa di mio.
Per me era innanzitutto importante tornare alla vittoria... Seviva cancellare la delusione di Bari, riprendere il cammino, non perdere di vista l'Empoli, mettere 6 punti di differenza tra noi e il Palermo... anche se guardare la classifica oggi potrebbe essere un peccato, perché significa qualcosa ma non tutto.
Abbiamo vinto non disputando la gara più bella e spettacolare. E, allora, la visione potrebbe essere duplice. Da un lato che, come ha detto Archeo, dobbiamo migliorare in certi frangenti ed occasioni, perché ci sono degli attimi in cui ci perdiamo. Dall'altro, che abbiamo sufficiente qualità in campo da poter sopperire a questi evidenti difetti.
Fondamentalmente, davanti ad un Ascoli che ha fatto un'onesta gara in cui però ha manifestato svariati limiti, abbiamo lasciato un po' il pallino in mano a loro nel st, pronti a ripartire di rimessa... Si chiama gestione della partita. Sul 2-0 abbiamo affondato di meno. Paradossalmente, però ,abbiamo più sofferto nel pt (rigore incluso), nonostante il doppio vantaggio, rispetto alla ripresa. Forse, l'Ascoli aveva speso tanto, troppo nel pt, forse perché la qualità loro non è eccezionale... Il calcio non è una scienza esatta, anzi è l'esatto contrario!!!
Dei marchigiani mi ha colpito Kanouté per personalità e in parte Clemenza, ma molti di loro sono stati inguardabili, a partire da Buzzegoli e non solo per il rìgore tirato malissimo (grande Vigorito comunque). Cosmi dovrà inventare qualcosa di importante per salvarsi, ha poche qualità in mezzo al campo, l'attacco stenta, anche se l'impianto di gioco mi è parso superiore a quello di Virtus Entella e Pro Vercelli (anche se i piemontesi hanno invertito rotta dopo il 4-0 dello Stirpe).
Dei nostri, il migliore è stato Vigorito, un ottimo esordio il suo. E aggiungo che risultati importanti si toccano quando puoi contare su una rosa che ti dà affidabilità anche nelle sue riserve. Curioso di vedere Koné con un minutaggio più ampio: mi è parso alla ricerca della posizione migliore, sembra ancora un po' estraneo agli ingranaggi di questa squadra, anche se ha fatto densità in mezzo al campo.
In definitiva, mi tengo tre punti, primo posto e tanto altro. Consapevole che la strada è ancora lunga. E impervia.
Capitolo DIONISI.
Premetto che sono un estimatore delle sue qualità tecniche, anche se talvolta ha un atteggiamento non consono in campo, dettato da un carattere sanguigno su cui i giocatori avversari "giocano".
Sicuramente attraversa una fase delicata, segnata da mooolte questioni personali. Il problema è che più sulla forma, lo vedo colpito a livello psicologico. Per me, è una stagione davvero particolare, anomala per lui.
Detto questo, ricordiamoci che indossa sempre la maglia del Frosinone quando entra in campo. A molti sfugge questo particolare, che va al di là anche delle critiche legittime che si possono fare nei suoi confronti. Nel senso: per me, io tifo il giocatore sperando dia il massimo per la causa canarina; se, a fine partita, non ha reso come ha dovuto, allora posso criticarlo.
Io continuo a non capire perché verso di lui ci sia un accanimento durante la gara, invece di incitarlo e di sostenerlo. Anche se sbaglia, perché nel calcio si sbaglia. Si può anche mandarlo a quel paese, perchè può scappare, ma prenderlo di mira costantemente mi sa di atteggiamento autolesionistico. Come quel marito che si tagliò gli attributi per far dispetto alla moglie...
Concludo sull'argomento, evidenziando due cose:
1) Molti sono, storicamente, sempre alla ricerca del capro espiatorio nella nostra squadra. Una cosa che parte da lontanissimo e che rimane latente o evidente, a seconda dei casi. Ricordo bene come, anni fa, una parte del pubblico prese di mira Aruta oppure Sicignano. Ecco, sul portiere proprio non capii... Gli vennero meno sicurezze, ad un certo punto gli venne preferito un Frattali inesperto. Ci trovammo a giocare una buona parte della stagione in una situazione di debolezza. A chi giovò tutto questo? A chi??? Potrei elencare tanti altri casi, in merito.
2) Ieri, Dionisi ha servito a Daniel Ciofani un bel passaggio, una palla che era da spingere solo dentro. Purtroppo Daniel ha preso il palo, mentre noi stavamo praticamente già esultando. Poi a dire tutti "Oh,no!". E basta. Se fosse successo a parti invertite, con Ciofani a dettare il passaggio e Dionisi a non segnare, molti avrebbero fatto scoppiare una mezza rivoluzione.
Tutto questo per dire: per me le critiche ci stanno, farsi del male e prenderla dal punto di vista personale nascondendo altro, questo no.
Il ruggito del leone copre tutta la foresta (e si sente almeno fino a Latina)!!!