Messaggioda Iris gialloazzurro » 05/03/2015, 17:00
Leggo dalla Stampa che la serie A dovrebbe/potrebbe correre in aiuto del Parma.
Pur comprendendo certe ragioni (anche economiche, di credibilità e altro), si tratterebbe dell'ennesimo schiaffo dato al mondo del calcio, pur di mantenere in piedi un "sistema" che sta causando la distruzione del pallone.
Per molto meno e in maniera più frettolosa, tante squadre dalla B in giù sono state cancellate... Qui si cerca di salvare il Parma: perché? Senza poi intervenire sulle cause di tutto quel che è accaduto e accade. Non scordiamoci che allo stesso Parma, che non paga gli stipendi ai giocatori dallo scorso agosto, è stato consentito di operare sul mercato di gennaio e di comprare 3 giocatori: occorreva bloccare questa situazione e dire che loro non potevano fare acquisti. Invece, si è girata la testa dall'altra parte e si continua allegramente ad agire come se niente fosse... E vai: tanto a chi frega?!?
Ci sarebbero anche altri spunti da considerare, come ad esempio l'altissimo ll livello di ipocrisia che regna sovrano, poiché a parole ho sentito quasi tutti i presidenti di A dire che serve riformare, ma poi in realtà se ne strafregano e si sentono in dovere/diritto di parlare solo se succede qualcosa che interessi la loro società in prima battuta...
Ma non solo. Tutto ciò si ricollega al discorso di Lotito e resto sempre meravigliato, forse ingenuamente, che nessuno si sia meravigliato oltre il dovuto. Dove, per "oltre il dovuto", non intendo solo la dichiarazione di facciata rilasciata sull'onda dell'emozione, ma l'azione effettiva, legata ad una profonda analisi che porti ad una revisione del "sistema", anzi alla sua cancellazione perché sta fallendo.
In serie A, in serie B, in qualsiasi serie dovrebbero esserci squadre e società che si distinguono per correttezza e capacità: sia che si chiamino Frosinone o Parma. Non conta il nome, il modello é - meglio: dovrebbe essere - quello basato sulla serietà e sul fatto che certe società sono sane, mentre altre non le sono. Il conto, poi, alla fine arriva sempre...
Non scordiamoci, altro argomento, che dopo il fallimento del mondiale in Brasile, si è parlato di investire di più e meglio sui vivai per ricreare giocatori italiani di livello... Qual è lo stato dell'arte, dopo qualche mese? Non se ne parla, almeno a livello di giornali. Poi senti/leggi le dichiarazioni di Sacchi (anche poco urbane) e ci si rende conto che, probabilmente, niente è mutato...
Il ruggito del leone copre tutta la foresta (e si sente almeno fino a Latina)!!!